lunedì 3 febbraio 2014

Le montagne si dovrebbero scalare col minor sforzo possibile...


Le montagne si dovrebbero scalare col minor sforzo possibile e senza fretta.
La velocità dovrebbe essere determinata dallo stato d'animo dello scalatore .
Se sei inquieto, accelera. Se rimani senza fiato, rallenta.
Le montagne si salgono in un equilibrio che oscilla tra inquietudine e sfinimento.
Poi, quando smetti di pensare alla meta, ogni passo non è soltanto un mezzo, ma un evento fine a se stesso. Questa foglia ha l'orlo frastagliato. Questa roccia è instabile. Da qui la neve è meno visibile, benché più vicina.
Queste sono cose che dovresti notare comunque. Vivere soltanto in funzione di una meta futura è sciocco. E' sui fianchi delle montagne, e non in cima, che si sviluppa la vita.
Ma evidentemente senza cima non si possono avere i fianchi. E' la cima che determina i fianchi.
E così saliamo...

Lo Zen e l'arte 
della manutenzione della motocicletta
                                           Robert M. Pirsing            

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